Ci sono momenti
in cui il signor f ha l’impressione di essere sotto l’effetto di una
maledizione. Si tratta di quei giorni in cui la combinazione di elementi
negativi è talmente sorprendentemente sincronizzata da fargli credere ad una
cospirazione orchestrata ad arte per rendere la sua vita miserabile.
Per esempio, può
accadere che esca di casa senza chiavi, dimenticando la pentola a pressione sul
fornello acceso, con la batteria del cellulare scarica, nel giorno in cui una
riunione improrogabile avrà luogo. Inoltre la ruota della bicicletta sarà
sgonfia, la pompa inutilizzabile e sarà costretto a prendere un bus in corsa
senza fare il biglietto. Ovviamente incontrerà un controllore integerrimo che
gli farà la multa.
Il signor f deve
fare un intenso sforzo analitico per oggettivizzare tali eventi e di solito
riesce a provare a se stesso che la maledizione non è altro che una
concatenazione tra causalità e casualità. Nei casi più estremi, tale sforzo
analitico può durare a lungo (a volte vari giorni) ed essere particolarmente
intenso, ma ha il vantaggio di portare calma e serenità al suo animo
tormentato.
Vi è tuttavia un
ambito in cui il signor f non riesce a trovare il nesso tra la causa e l’effetto:
la tecnologia. Il signor f ha problemi cronici con qualsiasi apparato che
contenga un software, o semplicemente un condensatore, anche se nuovo di zecca
e della migliore marca sul mercato.
Il suo computer è
ipocondriaco quasi quanto lui, attirando i virus più rari e letali,
virtualmente impossibili da eliminare e causanti danni irreversibili nei file
più importanti. Benché dotato di ben cinque sistemi di backup – di cui uno nel
cloud – essi falliscono miserabilmente a causa di problemi di hardware, software,
licenze, varie ed eventuali.
Il suo telefono,
di per sé per nulla smart, perde sistematicamente tutti i numeri in memoria e
manda messaggi casuali senza che egli se ne accorga, come un inopportuno “ti
amo” al capufficio.
Il lettore mp3 su
cui sono caricato 90 gigabyte di musica (il signor f è un grande amante della
musica tradizionale balcanica) si è improvvisamente arrestato senza che sia
possibile fare un reboot ed il programma che utilizza per fare l‘upload rifiuta
di aprirsi.
La lista potrebbe
continuare per altre pagine, ma più che la quantità dei problemi tecnologici,
ciò che colpisce il signor f è la loro inesplicabilità. Nessun tecnico
contattato – telefonicamente, per e-mail o di persona – riesce a trovare una
spiegazione plausibile al problema e dunque neanche una soluzione. Si limitano
ad alzare le spalle e consigliare di provare a spegnere e riaccendere
l’apparato.
Dopo aver provato ogni
rimedio a disposizione, il signor f si è convinto che la natura del male è di
origine occulta. Troppo razionale per rivolgersi ad una cartomante, un mago, un
feticheur vodoo o un indovino, il signor f accetta il suo fato con degna
rassegnazione, clickando continuamente sul tasto “OK” del messaggio di errore
che appare ogni volta che accende il computer.Illustrazione di Leticia Oggero
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